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2019

Certificazione 2019 ENERGY STAR per le cementerie di BUUSA e Alamo Cement
19 dicembre 2019

Certificazione 2019 ENERGY STAR per le cementerie di BUUSA e Alamo Cement

L’agenzia americana per la protezione dell’ambiente (EPA) ha attribuito la certificazione 2019 ENERGY STAR® ai nostri stabilimenti produttivi di Chattanooga (Tennessee), Festus (Missouri) e San Antonio (Texas) per le ottime prestazioni energetiche realizzate, rispetto ad aziende analoghe del settore.
E’ la undicesima volta consecutiva che gli impianti di Chattanooga e Festus ricevono questo riconoscimento, nonché l’ottavo anno consecutivo per San Antonio.
Per ottenere il riconoscimento ENERGY STAR, le cementerie devono raggiungere un punteggio minimo di 75 nel cosiddetto Energy Performance Indicator (EPI), parametro che l’EPA utilizza per calcolare l’efficienza energetica. Inoltre, lo stabilimento deve dimostrare un trascorso soddisfacente di conformità ambientale negli ultimi tre anni. L’assegnazione della certificazione indica che queste tre fabbriche rientrano nel primo 25% degli stabilimenti analoghi, a livello nazionale.
Il programma ENERGY STAR si focalizza sulla gestione strategica dell’energia e sottolinea l’importanza di dimostrare la leadership in campo ambientale per le generazioni future.

Cement Innovation for Climate (CI4C) lancia il progetto Oxyfuel
16 dicembre 2019

Cement Innovation for Climate (CI4C) lancia il progetto Oxyfuel

Il 6 dicembre 2019 i quattro produttori di cemento europei Buzzi Unicem, HeidelbergCement, Schwenk e Vicat hanno fondato un organismo di ricerca comune denominato “CI4C” (Cement Innovation for Climate) la cui autorizzazione definitiva è ancora al vaglio dell’autorità antitrust.
Tale soggetto ha come scopo la realizzazione di un progetto di ricerca congiunto dal titolo “catch4climate”, che si occuperà di analizzare l’applicazione pratica della tecnologia Oxyfuel Carbon Capture nel processo di produzione del cemento.
Oxyfuel, il cui nome è composto da “oxy” (che sta per “ossigeno”) e “fuel” (“combustibile”), è un procedimento di cottura del clinker nel quale al posto dell’aria si introduce nel forno ossigeno puro, al fine di garantire una combustione corretta di tutti i combustibili sia tradizionali sia alternativi utilizzati per generare calore. In questo modo il forno produce emissioni gassose contenenti CO2 con un elevato grado di purezza,  che a sua volta migliora sensibilmente il potenziale di cattura della CO2 stessa. L’obiettivo nel medio termine è di catturare il 100% delle emissioni di CO2 di una cementeria nel modo economicamente più efficiente. Il progetto “catch4climate” intende creare i presupposti per un impiego su larga scala delle tecnologie di cattura della CO2 nelle cementerie, per poi consentire in futuro un riutilizzo dell’anidride carbonica così prodotta, ad esempio come materia prima in altri processi industriali (CCU, CCS). L’industria cementiera europea con questa tecnologia potrebbe contribuire in maniera sostanziale alla riduzione delle emissioni di CO2 dovute  al processo e di conseguenza alla tutela del clima.
Nell’ambito del progetto “catch4climate” le quattro aziende partner dell’organismo di ricerca CI4C sono ora in fase di realizzazione e di esercizio di un impianto sperimentale oxyfuel su scala semi-industriale presso la cementeria di Mergelstetten, nel sud della Germania. L’avvio del progetto di ricerca, previsto nel 2020, avrà luogo previo ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie in materia di esercizio ed emissioni.

Il progetto Cleanker, per la cattura della CO2: ne parla SmartCity
05 novembre 2019

Il progetto Cleanker, per la cattura della CO2: ne parla SmartCity

Presso lo stabilimento Buzzi Unicem di Vernasca sono iniziati i lavori d’installazione dell’impianto pilota del Progetto Cleanker. L’obiettivo è quello di dimostrare la possibilità di catturare la CO2 generata durante il ciclo produttivo del cemento, evitandone il rilascio in atmosfera e perseguendo il fine ultimo di contribuire a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.

La ricerca è finanziata all’interno di Horizon 2020, il Programma Quadro settennale (2014-2020) con cui la Commissione Europea sostiene le più promettenti attività di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico in Europa. L’iniziativa, che vede coinvolti 12 partner europei ed uno cinese, è coordinata dal LEAP (Laboratorio Energia Ambiente di Piacenza), operante nel settore energetico e ambientale, società partecipata da Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore ed imprese legate al mondo dell’energia.

Le parti coinvolte sono ottimiste circa la possibilità che questo progetto possa avere importanti ricadute a livello mondiale per il settore del cemento, per il contenimento delle emissioni di CO2 e in prospettiva per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi europei fissati a seguito dell’accordo di Parigi (COP21).

Ne parla SmartCity, nella puntata del 7 Ottobre scorso.

Nuove forme oltre la cassaforma
04 novembre 2019

Nuove forme oltre la cassaforma

Buzzi Unicem USA e la Lehigh University hanno dato vita ad un partenariato strategico che include attività di ricerca, reclutamento e supporto, oltre che iniziative culturali. 
Il progetto pilota di questa collaborazione tra industria e università si basa sullo sviluppo di una nuova metodologia per la stampa in 3D di componenti e strutture in calcestruzzo
La nuova metodologia sviluppata da Lehigh e Buzzi Unicem consiste nel nebulizzare con precisione micro-gocce di un liquido a base d’acqua su degli strati estremamente sottili di calcestruzzo ed aggregati fini. La stampante distribuisce in modo automatico la miscela secca strato dopo strato, mentre la testina di stampa automatica attiva l'idratazione del cemento solo nei punti necessari per quel determinato strato, nebulizzando il liquido solo in quelle aree. Il cemento inerte e gli aggregati fungono da supporto per gli strati successivi, consentendo la creazione di aperture, cavità e sporgenze. Al termine del processo di stampa, la miscela secca che non ha reagito può essere facilmente raccolta e riutilizzata. Questo processo di fabbricazione, completamente automatizzato e libero dai vincoli imposti dalle casseforme tradizionali, consente anche di creare delle geometrie che non potrebbero essere realizzate con un classico getto.


Dopo un’ampia serie di test, il cemento CSA di Buzzi Unicem è risultato il legante migliore per questo tipo di applicazione, soprattutto per il suo rapido tempo di presa, la sua capacità di assorbire rapidamente l'acqua, evitando così fenomeni di "essudazione" in aree che non dovrebbero essere idratate, e mantenere la precisione geometrica. 
La collaborazione tra Buzzi Unicem e Lehigh è stata portata all'attenzione anche dello Stato della Pennsylvania, che ha deciso di cofinanziare questo progetto. 
Nel futuro, l’obiettivo è di aumentare le dimensioni degli oggetti prodotti, attraverso l'utilizzo di stampanti più grandi e la stampa modulare di componenti assemblati con cavi di post-tensionamento. 
Sebbene non ancora pronta per l’applicazione pratica, questa metodologia potrà contribuire a rivoluzionare l'industria dei prodotti prefabbricati e l'intero settore delle costruzioni. 

Progetto LORCENIS per lo sviluppo di calcestruzzi ad elevata durabilità
25 settembre 2019

Progetto LORCENIS per lo sviluppo di calcestruzzi ad elevata durabilità

Attraverso lo sviluppo e la continua ottimizzazione di calcestruzzi avanzati, la ricerca nel settore dei materiali da costruzione intende contribuire alla realizzazione di infrastrutture a ridotto impatto ambientale. I calcestruzzi cosiddetti avanzati consentono di raggiungere elevate prestazioni fisico-meccaniche e di allungare la vita utile di esercizio delle infrastrutture, aumentandone la durabilità del materiale.  La durabilità rappresenta, infatti, uno tra i criteri fondamentali su cui si basa la progettazione di un’infrastruttura sostenibile. L´estensione della durabilità è possibile grazie alla progettazione di calcestruzzi in grado di contrastare il degrado dovuto alle condizioni ambientali quali la corrosione da indotta carbonatazione, causata dalla presenza di cloruri in ambiente marino e non, l´attacco di cicli gelo e disgelo o quello chimico derivante da sostanze nel terreno o da processi industriali.  Un miglioramento della qualità del materiale determina una riduzione degli interventi di manutenzione, un utilizzo efficiente delle risorse e una maggiore sostenibilità´. 
Con il progetto LORCENIS, a cui partecipa attivamente la nostra funzione R& S, si intende sviluppare calcestruzzi avanzati funzionali ad elevata durabilità per la costruzione  di infrastrutture per tecnologie esistenti ed emergenti nell’esplorazione di risorse energetiche rinnovabili. Tali calcestruzzi saranno esposti a condizioni ambientali estreme, poiché installati in zone artiche o desertiche, lungo le coste o in profondità marine.
  
Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare il sito www.lorcenis-eu.com e a leggere l'articolo pubblicato su Portland 76 (www.buzziunicem.com/portland)

Unical ottiene la prima Certificazione RSS in Italia
05 luglio 2019

Unical ottiene la prima Certificazione RSS in Italia

Unical è il primo produttore di calcestruzzo preconfezionato in Italia ad aver conseguito la certificazione RSS (Silver level), ovvero Sistema di Gestione Responsabile nella nostra lingua. La certificazione RSS viene emessa da CSC -  Concrete Sustainability Council  - ed attesta che una società soddisfa determinati criteri in ambito sostenibile e a tutela dell’ambiente.
L’impianto situato a Torino in Strada Berlia, ha ottenuto la certificazione RSS a giugno dopo aver completato la procedura del CSC, che comprendeva la certificazione del cemento prodotto dalla cementeria di Robilante e degli aggregati naturali provenienti dalla cava Ceretto, tutti situati nella stessa regione ed appartenenti anch’essi al gruppo Buzzi Unicem.
Il certificato è stato rilasciato da ICMQ, l'ente di certificazione italiano che aderisce a CSC.
Unical gestisce più di 100 impianti in Italia e da oltre 50 anni viene riconosciuta come azienda leader per la tecnologia, per l’innovazione legata al prodotto e per l’impegno sociale ed ambientale.
La certificazione RSS diventerà il riferimento futuro per una valutazione della sostenibilità affidabile e controllata nell'industria del calcestruzzo, in Italia e nel mondo.

Il contributo del cemento e del calcestruzzo all’economia circolare
20 giugno 2019

Il contributo del cemento e del calcestruzzo all’economia circolare

L'economia circolare e l’impegno alla mitigazione dei cambiamenti climatici sono questioni che riguardano da vicino i settori del cemento e del calcestruzzo, a partire dal recepimento di nuove direttive nazionali ed europee. E’ su questo punto che il 6 Giugno a Roma, presso la Biblioteca del Senato, si sono confrontati i settori produttivi della filiera Federbeton con i rappresentanti delle Istituzioni, della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ICESP, ISPRA e ANCI e con il contributo dell’ETH di Zurigo. 
Le imprese, impegnate da anni nel recupero di materia e di energia all’interno dei propri cicli produttivi, sono pronte ad affrontare questa sfida, cruciale per il futuro dell’uomo sul pianeta, in virtù della capacità di dare nuova vita ai materiali di scarto, trasformandoli in materie prime e combustibili, alternativi ai fossili. Tuttavia, questo percorso di Sostenibilità deve fare i conti con diversi ostacoli esterni: difformità legislative, diffidenza a livello territoriale, mancanza di simbiosi industriale. 
Il convegno promosso da Federbeton in collaborazione con il Circular Economy Network e moderato da Maurizio Melis ha voluto inquadrare lo scenario attuale e illustrare le prospettive a medio termine, nonché l’impegno della filiera verso un futuro sempre più sostenibile. 
Lo stesso Melis ha poi voluto approfondire ulteriormente alcuni degli spunti raccolti durante il convegno, con due puntate di Smart City, in data 11 e 12 giugno, mentre Il Sole 24 ha realizzato un'intervista ad Antonio Buzzi, COO Cemento Italia, sulle tematiche del convegno.  

Unical, un getto da record
19 giugno 2019

Unical, un getto da record

33.000 mc di calcestruzzo, 94 ore di getto non stop in 3 minuti: ecco il video del getto da record di Unical!

Certificazione OHSAS per Russia e Ucraina
14 giugno 2019

Certificazione OHSAS per Russia e Ucraina

A fine 2018 le nostre cementerie operanti in Russia e Ucraina sono state sottoposte alla verifica finale riguardo la conformità alla norma sulla sicurezza del lavoro OHSAS 18001 o ISO 45001(*) e tutte hanno superato la prova.
Le norme OHSAS 18001 e ISO 45001 prevedono ambienti lavorativi sicuri e sani, e indicano le linee guida con cui identificare e controllare in modo costante i rischi per la salute e la sicurezza, ridurre gli infortuni e migliorare le prestazioni complessive. 
In Ucraina, l’audit per la certificazione OHSAS 18001 ha avuto luogo dal 5 al 9 novembre 2018 con esito positivo in tutti gli impianti produttivi. I revisori di TÜV SÜD hanno riconosciuto il grande impegno dei dipendenti e dell’alta direzione nella tutela della salute e della sicurezza sul posto di lavoro. La certificazione OHSAS dimostra come l’azienda conosca e controlli tutti i rischi potenziali che possono verificarsi tanto quotidianamente quanto in situazioni d’emergenza, perseguendo un miglioramento continuo e prendendosi cura del suo patrimonio più importante, ovvero i propri dipendenti.


In Russia, la direzione EAS ha gestito il progetto negli stabilimenti di Sukhoy Log, Korkino e Omsk, con il coinvolgimento di tutti i dipendenti, dal CEO agli operai. 
I risultati della certificazione hanno messo in evidenza la buona organizzazione degli stabilimenti russi e il buon rapporto con i fornitori.
Tutti i gruppi di lavoro impegnati nel progetto continueranno a focalizzare la loro attenzione sul sistema di protezione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, anche dopo aver ottenuto la certificazione; il miglioramento, infatti, deve essere continuo.


(*) A marzo 2018 è stata pubblicata la norma ISO 45001 che sostituirà la OHSAS 18001. La ISO 45001 entrerà in vigore a marzo 2021 e in questi tre anni tutti gli impianti certificati dovranno adottare questa nuova norma. In questo periodo di transizione possono ancora essere emessi i certificati OHSAS 18001.

Nuovo Istituto Ortopedico Galeazzi: il più grande getto in continuo d’Europa
30 maggio 2019

Nuovo Istituto Ortopedico Galeazzi: il più grande getto in continuo d’Europa

Martedì 28 maggio alle ore 11.30 si  è concluso il getto di calcestruzzo della più grande piastra di fondazione d’Europa. 33.000 mc di calcestruzzo pompato non stop per 94 ore, 3.300 viaggi, 106 uomini di Unical impiegati giorno e notte per un’impresa senza precedenti che letteralmente getta le basi di un’opera importantissima per Milano e non solo. Nell’ex area Expo, infatti, verrà realizzato il nuovo Istituto Ortopedico Galeazzi, un edificio di 16 piani che raggiungerà i 90 metri di altezza. Unical è stata coinvolta da subito nel progetto per la capacità dimostrata in passato di gestire getti in continuo e, anche questa volta, ha dimostrato di essere all’altezza delle aspettative.

Premi PCA per il supporto alle comunità locali e l’innovazione nella sicurezza
15 maggio 2019

Premi PCA per il supporto alle comunità locali e l’innovazione nella sicurezza

La Portland Cement Association (PCA), fondata nel 1916, è la principale associazione al servizio dei produttori americani di cemento, che si occupa di relazioni politiche, ricerca, formazione e analisi di mercato.
L’organizzazione promuove la sicurezza, la sostenibilità e l’innovazione in tutti gli ambiti legati alle costruzioni, incentiva gli associati al raggiungimento di continui miglioramenti nella produzione e nella distribuzione del cemento e, più in generale, promuove lo sviluppo economico e gli investimenti nelle infrastrutture.
Ogni anno PCA riconosce la leadership e l’innovazione del settore attraverso il programma Sustainable Manufacturing Awards nei seguenti ambiti: Ambiente e Energia (Environment and Energy); Innovazione nella Sicurezza (Safety Innovation), e Prestazioni nella Sicurezza (Safety Performance).
Il 9 di aprile, Buzzi Unicem USA è stata premiata nelle prime due categorie.


La cementeria di Greencastle si è aggiudicata il Premio E&E Land Stewardship 2019, grazie agli eccellenti risultati nella relazione con la comunità ottenuti attraverso il progetto no profit “People Pathways”: un percorso naturalistico in acciottolato di oltre 4 chilometri facente parte di un Sentiero Naturalistico nella Contea di Putnam. La posa delle pietre levigate sul tracciato di una vecchia linea ferroviaria (da cui l’altro nome del progetto "rails-to-trails", “da binari a sentieri”) è stata realizzata dal nostro staff e dall’organizzazione “People Pathways”. Inoltre, i sentieri sono stati arricchiti con alberi endemici e vegetazione della prateria, cartelli illustrativi, panche, ricoveri per uccelli e altri elementi.
Lo stabilimento di Festus nel 2019 ha invece ricevuto il premio per l’innovazione nella sicurezza (Safety Innovation) per il campionamento automatico del raffreddatore clinker installato nel reparto cottura. Si tratta di un semplice campionatore con piatto, attivato idraulicamente per raccogliere il clinker scaricato dal forno. Una volta raccolto il campione, esso vien depositato in un condotto di scarico tramite uno spintore e inviato al dispositivo di analisi del clinker, con un sistema automatico che elimina qualsiasi intervento manuale.

Certificazione 2018 ENERGY STAR 2018 negli Stati Uniti
10 aprile 2019

Certificazione 2018 ENERGY STAR 2018 negli Stati Uniti

L’agenzia americana per la protezione dell’ambiente (EPA) ha attribuito le certificazioni 2018 ENERGY STAR® ai nostri stabilimenti produttivi di Chattanooga (Tennessee), Festus (Missouri), Maryneal (Texas) e San Antonio (Texas) per le ottime prestazioni energetiche realizzate, rispetto ad aziende analoghe del settore.
E’ la decima volta consecutiva che gli impianti di Chattanooga, Festus e Maryneal ricevono questo riconoscimento, nonché il quinto anno consecutivo per San Antonio.
Per ottenere il riconoscimento ENERGY STAR, le cementerie devono raggiungere un punteggio minimo di 75 nel cosiddetto Energy Performance Indicator (EPI), parametro che l’EPA utilizza per calcolare l’efficienza energetica. Inoltre, lo stabilimento deve dimostrare un trascorso soddisfacente di conformità ambientale negli ultimi tre anni. L’assegnazione della certificazione indica che queste quattro fabbriche rientrano nel primo 25% degli stabilimenti analoghi, a livello nazionale.
Il programma ENERGY STAR si focalizza sulla gestione strategica dell’energia e sottolinea l’importanza di dimostrare la leadership in campo ambientale per le generazioni future.

Acquisizione di una cementeria a ciclo completo e due centri di macinazione in Italia da HeidelbergCement
05 aprile 2019

Acquisizione di una cementeria a ciclo completo e due centri di macinazione in Italia da HeidelbergCement

In data odierna Buzzi Unicem SpA ha sottoscritto un accordo obbligatorio per l’acquisto da HeidelbergCement (esattamente da Italsacci SpA, Italcementi SpA, Cemitaly SpA) di tre società che detengono rispettivamente una cementeria sita in Toscana (Greve in Chianti) e due centri di macinazione siti in Piemonte (Borgo San Dalmazzo e Arquata Scrivia).
L’operazione rientra nel piano volto a rafforzare la posizione di mercato nazionale, nel quadro del processo di razionalizzazione e consolidamento della struttura produttiva in corso da alcuni anni in Italia. L’operazione avrà altresì, a parità di fattori determinanti, un impatto positivo sulla redditività della divisione cemento Italia, grazie a sinergie derivanti da economie di scala e dall’ottimizzazione logistica e commerciale. L’esecuzione dell’accordo è prevista entro il 31 luglio 2019.

“Pensare circolare, agire sostenibile” al Made Expo di Milano
21 marzo 2019

“Pensare circolare, agire sostenibile” al Made Expo di Milano

“Pensare circolare, agire sostenibile” questo il titolo dell'incontro al Made Expo di Milano a cui, in rappresentanza di Federbeton, ha parlato Antonio Buzzi, Direttore Operativo Buzzi Unicem.
Al convegno del 15 marzo, moderato dalla giornalista Maria Chiara Voci, erano presenti anche l’urbanista Ezio Micelli dell’università di Venezia IUAV, Simona Faccioli di Remade Italy ed Elena Stoppioni Presidente Save the Planet.
Negli interventi, dove ognuno dei partecipanti ha presentato un punto di vista differente, si è però evidenziato un sentire convergente: il bisogno di mettere l’Uomo al centro della sfida climatica.
Guardare al mondo dell’edilizia, attraverso un insieme organizzato e concreto dei processi, è forse la sola opportunità di coniugare la sostenibilità economica con quella ambientale, senza mai perdere di vista il miglioramento della qualità della vita, edificando e recuperando luoghi accoglienti, energeticamente efficienti lungo tutto il loro ciclo vita, e pensando a spazi urbani riconvertiti in aggregatori sociali.

Buzzi Unicem al Green Week Festival 2019
12 marzo 2019

Buzzi Unicem al Green Week Festival 2019

Dal 26 febbraio al 3 marzo si è tenuta la settimana del Green Week Festival 2019. Promossa dalla Fondazione Symbola  e Italypost , in collaborazione con il settimanale Buone Notizie del Corriere della Sera ed Egea, la Green Week – giunta all’ottava edizione - è un’occasione di formazione e approfondimento per i giovani, nonché una vetrina d’avanguardia nelle tecnologie del “pensare verde”.


Buzzi Unicem, selezionata per partecipare all’iniziativa, ha aderito positivamente al progetto, condividendone i valori e ritenendola un’occasione di confronto costruttivo con i portatori d’interesse e con le altre aziende partecipanti.
La partecipazione si è sviluppata attraverso due momenti distinti. Il primo, nei giorni iniziali del Festival, ha visto gli stabilimenti aprire le proprie porte ad oltre 150 ricercatori e dottorandi italiani presso tre diversi siti produttivi: Monselice, Fanna e Vernasca. Nell’occasione i partecipanti hanno potuto approfondire i temi riguardanti le emissioni del ciclo produttivo e le ricadute al suolo (Monselice), l’utilizzo dei combustibili derivanti da rifiuti in sostituzione di quelli fossili (Fanna), nonché il Progetto Europeo Cleanker  dedicato alla sperimentazione della tecnologia del Calcium looping per la cattura  della CO2 emessa dal camino del forno (Vernasca). La seconda parte, a Trento, si è sviluppata attraverso convegni, simposi e tavole rotonde. 


All’incontro “Sostenibilità: il percorso delle imprese” ha partecipato Antonio Buzzi, Direttore Operativo Cemento Italia, illustrando come Buzzi Unicem operi quotidianamente per cogliere le opportunità di miglioramento che le sfide ambientali pongono ogni giorno al nostro settore produttivo.

Buzzi Unicem e CESVI: contaminazioni positive
11 marzo 2019

Buzzi Unicem e CESVI: contaminazioni positive

La Sicilia, nei primi 10 mesi del 2018 ha registrato 17.257 nuovi arrivi di migranti (fonte Dipartimento Pubblica Sicurezza). Da sola accoglie più del 40% di tutti i Minori Stranieri Non Accompagnati presenti in Italia (fonte Ministero del Lavoro e Politiche Sociali).
Nello stesso periodo, lo stabilimento di Augusta (SR) è stato al centro di un progetto pilota di integrazione e promozione sociale, che ha visto come protagonisti due giovani migranti. 
I ragazzi, una volta accolti, hanno avuto l’opportunità di formarsi, di rendersi utili e di apprendere un mestiere, contribuendo alla buona operatività dell’impianto. L’esperienza è stata estremamente positiva ed arricchente per tutti i dipendenti dello stabilimento. I ragazzi sono ora stati inseriti nell’organico dell’azienda ed il progetto proseguirà nel 2019 con nuovi beneficiari. L’iniziativa, promossa da Cesvi, finanziata e progettata con Buzzi Unicem, fa parte di un progetto più ampio che prevede l’avvio di numerosi percorsi integrati di inserimento socio-lavorativo a favore dei giovani migranti, offrendo opportunità di stage remunerati di 6-12 mesi e percorsi formativi che ne favoriscano l’accesso al mondo del lavoro. La collaborazione con Cesvi sottolinea la politica di sostegno di Buzzi Unicem alle comunità locali, e la volontà dell’azienda di integrare pienamente le proprie attività con i territori in cui opera, mettendo al servizio le proprie strutture, competenze e capitale umano.

Ecco l’anteprima del reportage “Salire sul mare” dedicato all’impegno di Buzzi Unicem e Cesvi a favore dei MSNA.

Buzzi Unicem incontra gli studenti
07 febbraio 2019

Buzzi Unicem incontra gli studenti

Il 15 gennaio scorso, presso l’Istituto Comprensivo di Lugagnano Val d’Arda (Piacenza), Buzzi Unicem ha presentato ai giovani allievi della scuola il tema “I ponti”.
Fabio Bellantoni (Sviluppo Applicazioni di Unical) ha preso spunto da eventi recenti e storici, anche tragici, per evidenziare come i ponti, alla stregua di qualsiasi altra opera, debbano, nel tempo, essere necessariamente sottoposti a interventi di manutenzione ed essere rivalutati all’insegna dei cambiamenti normativi e legislativi, sulla scia delle scoperte e innovazioni tecniche degli anni successivi.
Lo scopo della giornata era quello di fornire qualche strumento di analisi critica in più agli studenti, per poter meglio comprendere perché spesso non sia semplice o immediato individuare le ragioni di certi eventi e decidere se sia giusto o meno parlare di errori umani o si possano addirittura individuare atteggiamenti colposi.

I ragazzi hanno apprezzato l’intervento e hanno dimostrato il loro interesse rivolgendo al relatore numerose domande.
Buzzi Unicem è lieta di partecipare ad eventi di questo genere, che sono tra i metodi migliori per trasmettere, in maniera semplice ed esaustiva, le informazioni tecniche e scientifiche necessarie per una corretta interpretazione delle diverse tematiche.

Adesione al Concrete Sustainability Council (CSC)
06 febbraio 2019

Adesione al Concrete Sustainability Council (CSC)

Da gennaio 2019, Dyckerhoff è entrata a far parte del Concrete Sustainability Council (CSC).  Il CSC è un ente indipendente, costituito nel novembre del 2016, per volontà di una serie di aziende, associazioni ed istituzioni attive nel settore del calcestruzzo a livello internazionale, per promuovere un nuovo schema di certificazione, sviluppato in collaborazione con enti non governativi e numerosi stakeholders, in grado di ‘misurare’ il livello con il quale l’azienda produttrice di calcestruzzo opera in modo responsabile.
Questa misura avviene tramite uno ‘score’ (bronzo, argento, oro) che un ente di valutazione terzo attribuisce in base ad una serie di requisiti minimi che devono essere verificati e che prendono in esame gli impatti economici ed ambientali non solo degli impianti di produzione del calcestruzzo ma di tutta la catena di fornitura. L’obiettivo principale è quello di dimostrare che il calcestruzzo e i suoi componenti, incluso il cemento, sono assolutamente compatibili con uno sviluppo sostenibile.

Il valore della certificazione CSC è già oggi riconosciuta dai più avanzati sistemi di rating di sostenibilità degli edifici come quelli stabiliti dal Leadership in Energy and Environmental Design (LEED), dal Building Research Establishment Environmental Assessment Method (BREEAM) e dal German Sustainable Building Council (DGNB) e dalle procedure di ‘green public procurement’ di molte amministrazioni.

Da Aprile 2018 tutti gli impianti di calcestruzzo nei Paesi Bassi) e tutte le cementerie in Germania, con Lengerich prima cementeria nel paese, avevano già ottenuto la certificazione CSC (Silver level). Con l’adesione al CSC, il gruppo va oltre la semplice applicazione del sistema di certificazione. Vuole contribuire in prima persona al suo sviluppo e a far si che esso acquisti sempre più valore ed efficacia.

Giovani studenti al concorso ENERSOL 2019
30 gennaio 2019

Giovani studenti al concorso ENERSOL 2019

Gli studenti della scuola superiore di Pardubice, in Repubblica Ceca, hanno deciso di partecipare al concorso internazionale ENERSOL 2019 con una presentazione sul calcestruzzo drenante ZAPA DROP. Scopo del concorso è quello di sensibilizzare i ragazzi su temi quali il risparmio energetico, le risorse rinnovabili e la riduzione delle emissioni derivanti dal traffico veicolare. 
Da anni ZAPA beton collabora attivamente con le scuole superiori e università locali, sviluppando progetti che prevedono sia attività di informazione in aula, sia visite agli impianti di produzione. I corsi di formazione comprendono approfondimenti su tecniche di getto, su caratteristiche e vantaggi dei prodotti speciali e prove in laboratorio. Durante gli incontri, i tecnici, i responsabili di impianti e i venditori ZAPA hanno avuto la possibilità di conoscere gli studenti delle scuole di Kladno, České Budějovice, Pardubice, Liberec, Brno, Hodonín, Valašské Meziřící e Šumperk.